31 luglio 2023

Prove tecniche di megalomania


Silvia Ziche, Prove tecniche di megalomania, Rizzoli Lizard, settembre 2009
(Prove tecniche di megalomania, 2009)
Letto il 30 ottobre 2009



Copertina di Silvia Ziche

30 luglio 2023

San Paolo: Desenhos e prosa da cidade | Disegni e prosa della città


Vincenzo Scarpellini, San Paolo: Desenhos e prosa da cidade | Disegni e prosa della città, Publifolha, marzo 2011
(San Paolo: Desenhos e prosa da cidade | Disegni e prosa della città, 2011)
Letto il 7 aprile 2013



Copertina di Vincenzo Scarpellini

29 luglio 2023

Incontro con Rama

Prima o poi doveva succedere. Il 30 giugno 1908 Mosca evitò la distruzione per tre ore e quattromila chilometri, un margine decisamente irrisorio, secondo il metro dell'universo. Il 12 febbraio 1947, un'altra città russa se la cavò con un margine ancora più ristretto, quando la seconda grande meteorite del ventesimo secolo esplose a meno di quattrocento chilometri da Vladivostok, con una deflagrazione senz'altro paragonabile a quella della bomba a uranio di recente invenzione.

Arthur C. Clarke, Incontro con Rama, traduzione di Beata della Frattina, Urania n. 634, Mondadori, 23 dicembre 1973
(Rendezvous with Rama, 1973)
Letto nel 1973



Copertina di Karel Thole, 1973

28 luglio 2023

Hugo Pratt Le lezioni perdute

Fine giugno 1967. In edicola compare una bizzarra copertina: «Sgt. Kirk» è la testata, e sotto marciano a braccietto un soldato del West americano, una ragazzina che riconosco - è Anna nella jungla, la leggevo qualche anno prima sul «Corriere dei Piccoli» - e il giovanottello protagonista di Terry e i pirati. La nuova rivista costa un occhio della testa, ben 500 lire («Linus» si fermava a 300; e i pur lussuosi «Classici dell'Audacia» a 250). Ma io, già fumettodipendente, qui annuso una indubbia qualità. E poi, appena uscito vincitore dall'esame di terza media, in tasca mi ritrovo qualche soldo in più. È deciso: compro. Magari non lo dico in casa, perché i miei non approvverebbero l'investimento. Ma cedo alla tentazione. E faccio bene: ne avrò conferma sia subito, sia nel tempo. La rivista è stranamente quasi tutta consacrata a Hugo Pratt, che come lettore di lunga data del Corrierino conosco e riconosco.

Laura Scarpa, Hugo Pratt Le lezioni perdute, Lit Edizioni, ottobre 2012
(Hugo Pratt Le lezioni perdute, 2012)
Letto nel 2012


27 luglio 2023

I segni sulla pelle

La ragazza vorrebbe fermare il treno, ogni volta che il buio delle gallerie si concede, per un istante, al movimento rapido del mare. Sono frazioni di secondo, strette tra Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso, e poi Levanto, Bonassola, Framura, sempre più a ovest, fino a Sestri Levante, che segna il confine del suo essere inquieto. Lei pensa a Novecento, alle passioni di Bernardo Bertolucci, allo stupore dei braccianti affacciati sul mare, liberi per la prima volta di innamorarsi delle onde. Le stesse bandiere rosse, cento anni dopo, e Genova che aspetta. I colori si mescolano negli occhi che inseguono un arrivo prolungato all'infinito e incerto come il ritorno che verrà, a chiudere tre giorni di manifestazioni e impegno e, forse, a inaugurare una stagione. Una sosta, un'altra ancora, dopo le tante che hanno spezzato la notte in cento parti e innervosito questo viaggio verso un mondo che si è barricato dentro. Un mondo alieno, in divisa anche nei giorni di festa, seduto a tavola dal lato di chi conta, ridotto a cambiar stanza dopo sera, come un qualsiasi clandestino.

Stefano Tassinari, I segni sulla pelle, Marco Tropea Editore, giugno 2003
(I segni sulla pelle, 2003)
Letto nel 2003


26 luglio 2023

Il primo cerchio

Le lancette traforate segnavano le cinque e cinque.
Nella cieca morente giornata decembrina il bronzo dell'orologio sull'étagère sembrava addirittura nero.
I doppi vetri dell'alta finestra, che cominciava dal pavimento, aprivano giù in basso lo sguardo sul frettoloso affaccendarsi della strada e dei portieri, che, sotto i piedi dei passanti, spazzavano la neve appena caduta ma già pesante e d'un colore bruno sporco.

Aleksandr Isaevič Solženicyn, Il primo cerchio, traduzione di Pietro Zveteremich, Oscar n. 542, Mondadori, 4 giugno 1974
(В круге первом, 1968)
Letto nel 1974



Copertina di Maurits Cornelis Escher, Snakes, 1969

25 luglio 2023

Carte da Gioco e Cartoleri Trevisani

L'idea di fare questa ricerca e scrivere questo libro non è del tutto mia: sono stato iniziato al tema delle carte da giuoco a Treviso da mio padre, Sergio Piovesan, grande appassionato e collezionista, che ha dedicato molto del suo tempo alla raccolta di carte e tarocchi, indirizzato a sua volta dal maestro e mentore di molti collezionisti italiani del secolo scorso: Vito Arienti.

Andrea Piovesan, Carte da Gioco e Cartoleri Trevisani, Antiga Edizioni, marzo 2021
(Carte da Gioco e Cartoleri Trevisani, 2021)
Letto il 25 aprile 2022



Copertina di Sante Cancian, T. Dal Negro, 1938

24 luglio 2023

Le 110 pillole


Roberto Raviola (come Magnus), Le 110 pillole, Nuova Frontiera, agosto 1986
(Le 110 pillole, 1985)
Letto nel 1986



Copertina di Roberto Raviola (come Magnus)

23 luglio 2023

Mario De Biasi - Fotografie 1947-2003

La poliedrica attività creativa di Mario De Biasi si dispiega su così tanti e diversi orizzonti che un testo solo non mi bastava ad onorarli tutti. Ho pensato allora di raccogliere in un abbecedario - illustrato dallo stesso De Biasi - ventuno testi ispirati alla sua storia. Ogni lettera dell'abbecedario è uno spunto per raccontare qualcosa di lui.

Enrica Viganò, Mario De Biasi - Fotografie 1947-2003, Marsilio Editore, marzo 2021
(Mario De Biasi - Fotografie 1947-2003, 2021)
Letto il 17 ottobre 2021



Copertina di Mario De Biasi, Gli italiani si voltano, 1954

22 luglio 2023

Il Golden Gate

L'operazione doveva essere eseguita con una precisione da alta chirurgia, con la stessa meticolosità degli sbarchi alleati in Europa durante la seconda guerra mondiale, pur essendo diversa la prospettiva. I preparativi dovevano essere disposti in assoluta segretezza. Bisognava raggiungere una coordinazione dell'ordine di centesimi di secondo. Bisognava far esercitare gli uomini infinite volte, finché non eseguissero perfettamente e automaticamente la loro parte. Ogni eventualità, ogni possibile cambiamento del piano base doveva essere previsto. E la fiducia nella loro capacità di realizzarlo, senza badare a modifiche o annullamenti, doveva essere totale. Tutto si svolse esattamente così.

Alistair MacLean, Il Golden Gate, traduzione di Paolo Teobaldi, Club degli Editorie, ottobre 1977
(The Golden Gate, 1976)
Letto nel 1977



Copertina di Richard Bowner

21 luglio 2023

Andromeda

L'uomo teneva un binocolo in mano. Cominciò così: con un uomo in piedi sul ciglio della strada, sopra un'altura che dominava un paesino dell'Arizona, in una notte d'inverno.

Michael Crichton, Andromeda, traduzione di Vincenzo Mantovani, I Garzanti n. 327, Garzanti Editore, 5 ottobre 1971
(The Andromeda Strain, 1969)
Letto nel 1971



Copertina di Paul Bacon

20 luglio 2023

Vita con l'alce

Mio padre è morto.
E io ieri ho ammazzato un’alce.
Che dire.
O io o lei. Ero affamato. Comincio sul serio a diventare magro. La notte prima sono andato giù a Maridalen a rubare del fieno in una fattoria. Ho aperto una balla con il coltello e ho riempito lo zaino. Poi ho dormito un po’ e alle prime luci dell’alba sono sceso al dirupo a est della tenda e ho messo il fieno come esca in un punto che da tempo pensavo fosse perfetto per un’imboscata. Quindi mi sono sdraiato sull’orlo dello strapiombo dove sono rimasto ad aspettare per varie ore. So che ci sono alci qui. Ne ho visti. Sono addirittura arrivati fino alla mia tenda. Vagolano qua e là per la collina seguendo i loro più o meno razionali impulsi. Sempre in giro gli alci. Si direbbe proprio che pensino che è sempre meglio altrove. E magari hanno anche ragione. Alla fine comunque ne è arrivato uno. Una femmina. Con un cuccioletto trotterellante dietro. Mi ha colto un po’ alla sprovvista che ci fosse anche lui. Avrei preferito che non ci fosse. E invece c’era. E il vento tirava dalla direzione perfetta. Mi sono messo il coltello in bocca, non il coltellino, eh, quello grande, il coltellaccio insomma, e sono rimasto in attesa. Gli alci si avvicinavano timidi. Sbocconcellavano un po’ di erica e di betulle giovani giù nel dirupo. E poi finalmente eccola lì. Esattamente sotto di me. Mazzalo, che grande che è. Sono grandi, gli alci. È facile dimenticare quanto sono grandi.

Erlend Loe, Vita con l'alce, traduzione di Cristina Falcinella, Iperborea, settembre 2007
(Doppler, 2004)
Letto il 25 novembre 2007


19 luglio 2023

L'anomalia selvaggia

Studiare Spinoza è porsi il problema della sproporzione nella storia. La sproporzione di un pensiero rispetto alle dimensioni storiche ed ai rapporti sociali che ne definiscono la genesi. La cosa risulta evidente anche solo se la si guarda da un punto di vista empirico. Il pensiero di Spinoza, attestano le cronache, è mostruoso, in positivo o in negativo.

Antonio Negri, L'anomalia selvaggia, Feltrinelli, gennaio 1981
(L'anomalia selvaggia, 1981)
Letto il 19 settembre 1981


18 luglio 2023

Vino e pane

Il vecchio don Benedetto leggeva il breviario seduto sul muricciolo dell'orto, all'ombra del cipresso. Sul basso muricciolo che gli serviva da panca, il nero del suo abito talare assorbiva e prolungava l'ombra dell'albero. Dietro di lui la sorella tesseva al telaio, impiantato tra una siepe di bosso e un'aiuola di rosmarino, e la navetta saltava tra l'ordito di lana rossa e nera, da sinistra a destra e da destra a sinistra, accompagnata dal ritmo del pedale che sollevava i licci e del pettine che batteva la trama.

Ignazio Silone, Vino e pane, Oscar n. 204, Mondadori, 13 maggio 1969
(Vino e pane, 1955)



Copertina di Mario Tempesti

17 luglio 2023

Les soleils de glace


Eddy Paape, Michel Régnier (come Greg), Les soleils de glace, Editions du Lombard, febbraio 1984
(Les soleils de glace, 1967)
Letto nel 1968



Copertina di Eddy Paape

16 luglio 2023

John Ruskin - Le pietre di Venezia

Come sarebbe il mito di Venezia senza la voce di John Ruskin, senza quelle parole appassionate che ne hanno descritto, con grande efficacia, bellezza e degrado, la magnificenza delle architetture gotiche e la “deriva” di quelle rinascimentali, secondo una visione tanto decisamente anticlassica da essere per la sua epoca davvero una voce fuori dal coro e, ancora oggi, testimonianza del suo ruolo di vero e proprio custode della Venezia antica, di quel poco che egli trovò ancora integro e che ora, grazie anche a lui, ci rimane?

Anna Ottani Cavina, John Ruskin - Le pietre di Venezia, Marsilio, 2018
(John Ruskin - Le pietre di Venezia, 2018)
Letto il 1º maggio 2018



Copertina di John Ruskin,Ca' d'Oro, 1845

15 luglio 2023

Il gioco del mondo

Avrei incontrato la Maga? Tante volte mi era bastato affacciarmi, arrivando da rue de Seine, all’arco che dà sul quai de Conti, e appena la luce di cenere e di olivo sospesa sul fiume mi lasciava distinguere le forme, subito la sua figurina sottile si disegnava sul Pont des Arts, qualche volta muovendosi da una parte all’altra, qualche altra ferma contro la ringhiera di ferro, china sull’acqua. Ed era così naturale attraversare la strada, salire i gradini del ponte, penetrare nella sua sottile vita e avvicinarmi alla Maga, che sorrideva senza sorpresa, convinta quanto me che incontrarsi per caso non era un caso nelle nostre vite, e che la gente che si dà appuntamenti precisi è la medesima che ha bisogno del foglio a righe per scriversi o che preme dal basso il tubetto del dentifricio.

Julio Cortázar, Il gioco del mondo, traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, ET Scrittori n. 1197, Einaudi, 2010
(Rayuela, 1963)
Letto il 5 febbraio 2011



Copertina di Paul Klee, Bewegte Landschaft mit kugelbäume, 1920

14 luglio 2023

Venezia e le Grandi Navi

Con che spirito il FAI mostra nel cuore di Venezia le immense navi colte da un grandissimo maestro della fotografia, che in 30 immagini in bianco e nero racchiude quello che altrettanti sguardi comuni e a colori non riescono a cogliere? Non con uno spirito provocatorio ma con la speranza che i problemi della città siano sempre più dettagliatamente indagati e finalmente affrontati in armonia con la straordinaria varietà della vita umana. I turisti guardano dalle navi, più alte del massimo campanile, una Venezia ridotta a plastico di sé medesima, fedele in modo funereo, per cui la si guarda distaccati, in un unico colpo d'occhio, come uno sfondo artificiale dei realissimi mastodonti.

Gianni Berengo Gardin, Venezia e le Grandi Navi, Contrasto, ottobre 2015
(Venezia e le Grandi Navi, 2015)
Letto il 25 ottobre 2015



Copertina di Gianni Berengo Gardin

13 luglio 2023

Il rovescio della medaglia

Ellery credeva ormai di averla finita con Wrightsville. Gliene era anzi venuta una specie di nostalgia, come quella che si ha per la casa della propria infanzia, vista attraverso la lente deformante del ricordo. Amava dire che, sebbene lui fosse nato nel centro di New York, Wrightsville era la sua patria spirituale – una città di placidi olmi, di ciottoli, di viuzze tortuose, annidata nel grembo di una vallata agricola e posta a ridosso di una delle più matriarcali catene di montagne del New England. Qui il verde perenne delle foreste cedeva solo al candore delle nevi; l’aria era profumata; la geometria dei campi si disegnava tra ridenti colline. La regione risplendeva nella memoria di Ellery come un diamante, o come uno smeraldo. Non come un rubino, perché il colore del sangue troppo si addiceva a quel ricordo

Ellery Queen, Il rovescio della medaglia, traduzione di Enrico Hirschhorn, Il Giallo Mondadori n. 1416, Mondadori, gennaio 2019
(Double, Double, 1950)
Letto nel gennaio 2019



Copertina di Carlo Jacono

7 luglio 2023

Pan

Ultimamente ho continuato a ripensare al giorno perenne dell'estate nel Nordland. Me ne sto qui seduto e ci penso, e penso a una capanna in cui abitavo, e al bosco dietro alla capanna, e mi metto a scrivere qualcosa per ingannare il tempo e per mio diletto. Il tempo è così lento, non riesco a farlo scorrere in fretta come vorrei, anche se non c'è nulla che mi addolora e vivo la più allegra delle vite. Sono contento di tutto, e con i miei trent¹anni non sono certo vecchio. Qualche giorno fa ho ricevuto per posta due piume d'uccello da un luogo lontano, da una persona che non era tenuta a mandarmele, due verdi penne d'uccello in un foglio di carta da lettera ornato da una corona e sigillato con un'ostia. Anche la vista di due penne d'un verde così diabolico mi dà gioia. Del resto nulla mi tormenta se non di tanto in tanto un po' di reumatismi al piede sinistro, strascico di una vecchia ferita di arma da fuoco ormai rimarginata.

Knut Hamsum, Pan, traduzione di Fulvio Ferrari, Biblioteca Adelphi n. 417, Adelphi, marzo 2002
(Pan, 1894)
Letto nel 2002



Copertina di Vilhelm Hammershøi, Paesaggio, 1905

6 luglio 2023

Kurosawa, Bergman e gli altri... - Parte Prima 1947-1975

Avevo raccolto in volume, tempo fa, le mie recensioni dei principali film italiani usciti nelle nostre sale dal 1947 al 1997. Cinqunat'anni di cronache che mi avevano permesso di seguire da vicino il processo artistico dei nostri autori più significativi, molti dei quali oggi già partecipi della storia del cinema.
Affido ora alle Edizioni Le Monnier una nuova raccolta, quella dei film stranieri usciti in Italia intorno alle stesse date. I titoli, naturalmente, superano di gran lunga gli spazi consentiti di solito a un volume, così questo che si propone oggi è solo il primo, dal 1947 al 1975, cui seguirà, più in là, il secondo che arriverà fino al Duemila.

Gian Luigi Rondi, Kurosawa, Bergman e gli altri... - Parte Prima 1947-1975, Quaderni di Storia, Le Monnier, febbraio 2000
(Kurosawa, Bergman e gli altri... - Parte Prima 1947-1975, 2000)
Letto il 10 gennaio 2002



Copertina di Mario De Renzis

5 luglio 2023

Il paradiso degli animali

Al tempo degli uomini, gli animali si dividevano in domestici e selvatici. Prima naturalmente erano tutti selvatici, ed erano anche morfologicamente diversi. Cani e gatti per esempio erano più piccoli e campavano molto meno: appena il tempo di mettere al mondo la prole.

Carlo Cassola, Il paradiso degli animali, Club degli Editori, settembre 1979
(Il paradiso degli animali, 1979)
Letto nel 1979



Copertina di Alarico Gattia

4 luglio 2023

La commedia umana

Il piccolo Ulisse Macauley stava un giorno tutto intento ad osservare il nuovo buco di talpa, che c’era nel giardinetto dietro casa, a Santa Clara Avenue, in Itaca, cittadina della California. La talpa di questo nuovo buco buttava fuori gran quantità di terriccio fresco e spiava il ragazzino, che era certamente un estraneo, ma non forse proprio un nemico. Prima che Ulisse avesse finito di godersi questo miracolo, uno dei tanti uccelli di Itaca volò dietro il fogliame del vecchio noce, e, preso posto su un ramo, dette la stura alla sua gioia, richiamando così l’attenzione del ragazzo dalla terra all’albero. Un treno merci rombava e sbuffava da lontano. Il ragazzino stette a sentire: la corsa del treno gli faceva tremare la terra sotto ai piedi. E allora scappò di gran corsa, e gli parve di andar più svelto di tutte le cose del mondo.

William Saroyan, La commedia umana, traduzione di Marcello Morpurgo, Edizioni Scolastiche Mondadori, agosto 1970
(The Human Comedy, 1943)
Letto nel 1970


3 luglio 2023

Les taxis rouges


Peyo, Les taxis rouges, Dupuis, 1977
(Les taxis rouges, 1960)
Letto nel 1963



Copertina di Peyo

2 luglio 2023

Les Clergue d'Arles

Mon premier contact avec le musée Réattu se fit magistralement, par Van Gogh. C'était une exposition montée en 1951 par le conservateur de l'époque, Jacques Latour. J'avais dix-sept ans, un choc pour l'éternité! Et depuis lors, l'ombre de Van Gogh est pour mois à tous les coins de rues de ma ville d'Arles.

Lucien Clergue, Les Clergue d'Arles, Gallimard, luglio 2014
(Les Clergue d'Arles, 2014)
Letto il 31 agosto 2014



Copertina di Lucien Clergue, Née de la vague, 1968

1 luglio 2023

L'ordine del tempo

Inizio da un fatto semplice: il tempo scorre più veloce in montagna e più lento in pianura.

Carlo Rovelli, L'ordine del tempo, Piccola Biblioteca n. 705, Adelphi, aprile 2017
(L'ordine del tempo, 2017)
Letto nel 2017