31 agosto 2023

La magia delle mani

Ti ho odiato e amato insieme,
come una rosa di spine
che brucia di desiderio
mai colta.

È così bello crescere in ombra
e pregare che Dio
ti distrugga,
perché Artemide vuole cosi:
la morte di tutti
i suoi amori.

Alda Merini, La magia delle mani, Labirinti n. 27, La Vita Felice, 3 marzo 2011
(La magia delle mani, 2007)
Letto il 26 giugno 2011



Copertina di Giuliano Grittini

30 agosto 2023

Il volto nell'ombra

Il cielo si era incupito, e il vapore grigiastro che velava la luce dei fanali annunciava già il nebbione che sarebbe calato su Londra, quando l'uomo del Sud mise barcollando il piede in Portman Square. Nonostante il freddo rigido, era senza cappotto e aveva il collo della camicia slacciato. Mentre camminava, guardava i numeri di tutte le case. Finalmente si fermò davanti al 551 e ispezionò con lo sguardo le finestre buie dello stabile. Le sue labbra screpolate si torsero in un sogghigno.

Edgar Wallace, Il volto nell'ombra, traduzione di Tito N. Sarego, Il Giallo Mondadori n. 1420, Mondadori, maggio 2019
(The Face in the Night, 1931)
Letto nel maggio 2019



Copertina di Carlo Jacono

29 agosto 2023

Illustri Persuasioni - Belle Époque

È stato, quello di Nando Salce, un caso di affichomanie? Certamente, se la sua giovanile, intensa passione può essere intesa come il corrispettivo provinciale dell'esuberante joie de vivre espressa dal cartellonismo parigino e dai suoi eccitati collezionisti tra il 1889 e il 1900. E certamente per come iniziò a concretizzarsi, col frenetico accaparramento di pezzi da stampatori, collezionisti, artisti. E per gli intensi rapporti stretti da Nando con Edmond Sagot, il libraio-editore cui può essere ricondotta la nascita del mercato dell'affiche.

Marta Mazza, Illustri Persuasioni - Belle Époque, Silvana Editoriale, maggio 2017
(Illustri Persuasioni - Belle Époque, 2017)
Letto il 27 maggio 2017



Copertina di Emilio Malerba, Cicli Stucchi, 1901

28 agosto 2023

Signor Mardi-Gras Delleceneri


Éric Liberge, Signor Mardi-Gras Delleceneri, traduzione di Pier Luigi Gaspa, 001 Edizioni, gennaio 2012
(Monsieur Mardi-Gras Descendres, 1998)



Copertina di Éric Liberge

27 agosto 2023

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Tutti ormai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa: ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi. Di statura media, piuttosto rotondo della persona, o forse un po’ tozzo, di capelli neri e folti e cresputi che gli venivan fuori dalla metà della fronte quasi a riparargli i due bernoccoli metafisici dal bel sole d’Italia, aveva un’aria un po’ assonnata, un’andatura greve e dinoccolata, un fare un po’ tonto come di persona che combatte con una laboriosa digestione: vestito come il magro onorario statale gli permetteva di vestirsi, e con una o due macchioline d’olio sul bavero, quasi impercettibili però, quasi un ricordo della collina molisana. Una certa praticaccia del mondo, del nostro mondo detto «latino», benché giovine (trentacinquenne), doveva di certo avercela: una certa conoscenza degli uomini: e anche delle donne. La sua padrona di casa lo venerava, a non dire adorava: in ragione di e nonostante quell’arruffio strano d’ogni trillo e d’ogni busta gialla imprevista, e di chiamate notturne e d’ore senza pace, che formavano il tormentato contesto del di lui tempo. «Non ha orario, non ha orario! Ieri mi è tornato che faceva giorno!» Era, per lei, lo «statale distintissimo» lungamente sognato, preceduto da cinque A sulla inserzione del Messaggero, evocato, pompato fuori dall’assortimento infinito degli statali con quell’esca della «bella assolata affittasi» e non ostante la perentoria intimazione in chiusura: «Escluse donne»: che nel gergo delle inserzioni del Messaggero offre, com’è noto, una duplice possibilità d’interpretazione. E poi era riuscito a far chiudere un occhio alla questura su quella ridicola storia dell’ammenda… sì, della multa per la mancata richiesta della licenza di locazione… che se la dividevano a metà, la multa, tra governatorato e questura. «Una signora come me! Vedova del commendatore Antonini! Che si può dire che tutta Roma lo conosceva: e quanti lo conoscevano, lo portavano tutti in parma de mano, non dico perché fosse mio marito, bon’anima! E mo me prendono per un’affittacamere! Io affittacamere? Madonna santa, piuttosto me butto a fiume.»

Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Emons, ottobre 2012
(Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, 1957)



Copertina di Francesco Escalar

26 agosto 2023

Le tre stimmate di Palmer Eldritch

Barney Mayerson aveva un'emicrania fuori del comune quando si svegliò in una camera da letto sconosciuta di un Appartamento Comune sconosciuto di un edificio sconosciuto. E per di più accanto a lui, coperta dal lenzuolo fino alle spalle rotonde e lisce, dormiva una ragazza sconosciuta. Una ragazza sconosciuta che respirava con le labbra socchiuse il respiro regolare del sonno del mattino. Una ragazza sconosciuta con i capelli bianchi che parevano tanti batuffoli di cotone.

Philip K. Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, traduzione di Ugo Malaguti, Slan Libra n. 3, Libra Editrice, aprile 1970
(The Three Stigmata of Palmer Eldritch, 1965)



Copertina di Allison

25 agosto 2023

Storia dell'età contemporanea

Quando si può ritenere "storicamente" concluso l'Ottocento? E in quale anno può dirsi sicuramente iniziato il XX secolo? Nel 1914, quando scoppiò quella "grande guerra" che avrebbe spazzato via d'un colpo il vecchio mondo? O ben tempo prima, nel periodo in cui presero forma le grandi e profonde trasformazioni economiche, organizzative, sociali che avrebbero segnato nel profondo il nuovo secolo?

Peppino Ortoleva, Marco Revelli, Storia dell'età contemporanea, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, giugno 1993
(Storia dell'età contemporanea, 1993)
Letto nel 1993


24 agosto 2023

Poesie

Abbiamo fatto d'ogni erba un fascio
diciamocelo pure
Abbiamo approfittato della Pentecoste per appendere le uova di pasqua di San Bartolomeo all'albero di natale del Quattordici luglio
La cosa non è piaciuta
Le uova erano troppo rosse
La colomba è scappata
Abbiamo fatto d'ogni erba un fascio
diciamocelo pure
mischiando i giorni con gli anni i desideri coi rimpianti il latte col caffè
Nel mese di Maria che è dicono il più bello abbiamo piazzato il Venerdì tredici e la Superdomenica dei Cammelli il giorno della morte di Luigi XVI l'Anno del terrore l'Ora del pastorello e cinque minuti di sosta ristoro
E senza buone ragioni senza belle magioni senza allegre prigioni ci abbiamo aggiunto la settimana lunga delle quaranta ore e quella dei quattro giovedì
Senza contare, se non vi dispiace,
un minuto di buona confusione
Un minuto di grida di gioia di canzoni di risate e di rumori e lunghe notti per dormire d'inverno con qualche ora in più per sognare che è estate e lunghi giorni per far l'amore e fiumi per fare il bagno e gran sole per asciugarci
Abbiamo dilapidato il nostro tempo
diciamocelo pure
ma era un tempo così schifoso
Abbiamo spostato in avanti le lancette dell'orologio
strappato le foglie morte al calendario
Però alle porte non abbiam suonato
diciamocelo pure
Ci siamo limitati a scivolare sulla rampa di scale
e a sussurrare di giardini pensili
mentre per voi era già questione di fortezze volanti
ci mettete meno voi a radere una città che un barbiere di paese a radere il suo paese la domenica mattina
Rovine garantite in ventiquattro ore
anche il tintore ci resta
Come potete pretendere che ci vestiamo a lutto.

(1940)


Jacques Prévert, Poesie, traduzione di Maurizio Cucchi e Giovanni Raboni, Quaderni della Fenice n. 23, Guanda, febbraio 1981
(Paroles, 1946)
Letto il 26 febbraio 1982



Copertina di Joan Mirò, Il carnevale di Arlecchino, 1924

23 agosto 2023

Fragola e cioccolato


Aurélia Aurita, Fragola e cioccolato, traduzione di Camilla Patrumo Marmommier, Coniglio Editore, giugno 2009
(Fraise et chocolat, 2006)
Letto il 18 novembre 2011



Copertina di Aurélia Aurita

22 agosto 2023

Cuore di tenebra

Il Nellie, una iole da crociera, ruotò sull’ancora senza alcun tremolio delle vele e si immobilizzò. La marea era alta, il vento si era quasi del tutto placato e, dal momento che stavamo discendendo il fiume, l’unica cosa da fare era fermarsi ad aspettare il riflusso.

Joseph Conrad, Cuore di tenebra, traduzione di Ettore Capriolo, Feltrinelli, aprile 2004
(Hearth of Darkness, 1899)



Copertina di Henri Rousseau, Sorpresa!

21 agosto 2023

Sandro Luporini pittore scrittore


Philippe Daverio, Sandro Luporini pittore scrittore, Electa, 2016
(Sandro Luporini pittore scrittore, 2016)
Letto nel 2016



Copertina di Sandro Luporini, Apparizione, 1984

20 agosto 2023

R.U.R. & L'affare Makropulos

Direzione della fabbrica dei Rossum's Universal Robots. A destra l'ingresso. Le finestre della facciata principale guardano sulla teoria interminabile degli edifici della fabbrica. A sinistra, altri uffici della direzione.

Karel Čapek, R.U.R. & L'affare Makropulos, traduzione di Giuseppe Mariano, Einaudi, 31 luglio 1971
(R.U.R. Rossumovi univerzální roboti, 1920)
(Věc Makropulos, 1922)


19 agosto 2023

Sconfini


Lorenzo Mattotti, Sconfini, Logosedizioni, 2016
(Sconfini, 2016)
Letto il 4 dicembre 2016



Copertina di Lorenzo Mattotti, Nell'acqua, 2001

18 agosto 2023

Il giorno della civetta

L'autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell'alba, sfilacce di nebbia ai campanili della Matrice: solo il rombo dell'autobus e la voce del venditore di panelle, panelle calde panelle, implorante ed ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l'autobus si mosse con un rumore di sfasciume. L'ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l'uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all'autista «un momento» e aprì lo sportello mentre l'autobus ancora si muoveva. Si sentirono due colpi squarciati: l'uomo vestito di scuro, che stava per saltare sul predellino, restò per un attimo sospeso, come tirato su per i capelli da una mano invisibile; gli cadde la cartella di mano e sulla cartella lentamente si afflosciò.

Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, Nuovi Coralli n. 17, Einaudi, 7 aprile 1984
(Il giorno della civetta, 1961)



Copertina di Egon Schiele, Paesaggio campestre

17 agosto 2023

Poesie

Spargi ancora a profusione
su di me i gigli pallidi
grandi gigli dei tuoi canti,
rose rosse dei tuoi valzer.

E il respiro intessi greve
del tuo amore, che appassendo
dà profumo e del tuo orgoglio
grafoani di fuoco flessuosi.

(1897)


Hermann Hesse, Poesie, traduzione di Mario Specchio, Quaderni della Fenice n. 40, Guanda, marzo 1979
(Gedichte, 1953)
Letto nel novembre 1981


16 agosto 2023

Donna in guerra

Giacinto è andato a pescare. Si è alzato alle sette.Prima ancora di lavarsi la faccia ha allineato per terra i suoi attrezzi da pesca; li ha puliti uno per uno con uno straccio intinto nel petrolio.
Abbiamo preso il caffè in cortile, all’ombra dei banani. I vicini dormono ancora. È domenica. Giacinto si è infilato il costume da bagno nero. Ha inghiottito l’ultimo boccone di pane intinto nel latte. Si è avviato verso il portoncino che dà sulla strada. L’ho guardato camminare: la pelle bianca, farinosa, le lunghe gambe coperte di ricci biondi, la nuca sparuta, le spalle magre. Ha l’aria di un ragazzo indeciso e solitario.

Dacia Maraini, Donna in guerra, Nuovi Coralli nº 272, Einaudi, 17 maggio 1980
(Donna in guerra, 1975)
Letto il 15 marzo 1984



Copertina di Marie Laurencin, Ritratto di giovane donna

15 agosto 2023

Le sabbie di Marte

«Dunque è la prima volta che andate lassù!» disse il pilota appoggiandosi pigramente allo schienale del sedile che la sospensione cardanica manteneva in posizione orizzontale.
«Sì» rispose Martin Gibson, senza staccare gli occhi dal cronometro.
«Me l’ero immaginato. Nei vostri libri, infatti, non avete mai raccontato le cose come sono. Il fatto di svenire durante l’accelerazione è tutta una fesseria. Perché mai scrivere certe assurdità? Pregiudicano gli interessi finanziari, non trovate?»

Arthur C. Clarke, Le sabbie di Marte, traduzione di Maria Gallone, Urania 70 anni di futuro, nº 1, 2 febbraio 2022
(The Sands of Mars, 1951)
Letto il 2 febbraio 2022



Copertina di Franco Brambilla, 2022

14 agosto 2023

La Mine d'or de Dick Digger


Maurice de Bevere (come Morris), La Mine d'or de Dick Digger, Dupuis, 1977
(La Mine d'or de Dick Digger, 1947)



Copertina di Maurice de Bevere (come Morris), 1949

13 agosto 2023

Futurismo & Futurismi

È stato spesso necessario tornare ad analizzare i grandi movimenti della prima parte del XX secolo, momenti dimenticati a causa della travagliata storia del secolo e del suo tragico sviluppo nel lungo e difficile periodo intermedio. Il grande impatto e la forza rivoluzionaria che ebbero gli eventi culturali del periodo precedente la I Guerra Mondiale risultano in qualche misura nascosti e confusi; è necessario ristabilirli con chiarezza.

Pontus Hultén, Futurismo & Futurismi, Bompiani, aprile 1986
(Futurismo & Futurismi, 1986)
Letto nel 1986


12 agosto 2023

Come se non ci fosse un domani

Ci supplica in ginocchio di salvare suo figlio.
Sono in prima linea, non ho scelta, devo andare. Non è neanche una questione di scelta, ma di onore, di dignità, non per niente faccio questo lavoro.
È in gioco una vita umana, lì, subito, quella di un bambino, il figlio della donna disperata. Non c'è un secondo da perdere.

Agnès Ledig, Come se non ci fosse un domani, traduzione di Stefania Ricciardi, Mondadori, febbraio 2017
(Pars avec lui, 2014)
Letto il 25 febbario 2017



Copertina di Issaque Fujita

11 agosto 2023

Le cose che bruciano

Dicono che mi sono rovinato con le mie mani.
Non che io le sappia per via diretta, le cose che dicono. Ormai sono voci di rimbalzo, voci remote riportate dai pochi con i quali sono ancora in contatto. Ma il senso è questo: Attilio Campi è uno che si è rovinato con le sue mani.

Michele Serra, Le cose che bruciano, Feltrinelli, aprile 2019
(Le cose che bruciano, 2019)
Letto nell'aprile 2019



Copertina di Silvia Rossini

10 agosto 2023

Pensieri lenti e veloci





Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci, traduzione di Laura Serra, Oscar Saggi, Mondadori, aprile 2013
(Thinking, Fast and Slow, 2011)
Letto l'11 novembre 2018


9 agosto 2023

Il silenzio del mare

Fu preceduto da un grande spiegamento di forze militari. Dapprima due soldati, biondissimi entrambi, l'uno dinoccolato e magro, l'altro tarchiato, con le mani d'un cavapietre. Guardarono la casa senza entrare. In seguito venne un sottufficiale. Il soldato dinoccolato lo accompagnava. Mi parlarono un linguaggio che supponevano fosse francese. Non capivo una parola. Tuttavia mostrai loro le stanze libere. Sembrarono contenti.

Jean Marcel Adolphe Bruller (come Vercors), Il silenzio del mare, traduzione di Natalia Ginzburg, Einaudi, 2015
(Le Silence de la mer, 1942)
Letto il 2 aprile 2020


8 agosto 2023

Un giorno tira l'altro

«Non so più cosa fare con te, mi farai morire», Mario non sa più cosa avesse fatto di tanto tremendo da poter provocare un evento del genere, però ricorda quello sguardo a mezza via tra l'arrabbiato e l'impotente, e la treccia arrotolata sul capo, la treccia di sua nonna, grigia contro il sole.

Gianni Siviero, Un giorno tira l'altro, Magia Edizioni, 2014
(Un giorno tira l'altro, 2014)


7 agosto 2023

I nizioleti raccontano


Paolo Piffarerio, Piero Zanotto, I nizioleti raccontano, Il Cardo Editore, aprile 1994
(I nizioleti raccontano, 1994)
Letto nel 1994



Copertina di Paolo Piffarerio

6 agosto 2023

La piena

Adolf Pavval avrebbe avuto davvero una brutta giornata. Di gran lunga peggiore di quanto potesse mai immaginare. Per il momento, però, non lo sapeva ancora, ed era quindi con animo leggero per quanto vagamente malinconico che guidava il suo strumento di lavoro, una Saab 9000 Limousine con optional speciali e vetri oscurati. Il sedile del guidatore era un sogno, un modello a guscio che sembrava plasmato sul suo corpo e allo stesso tempo irradiava eleganza classica con il rivestimento nero in lucida pelle di vitello. Le sue mani erano tutt’uno con il volante, uomo e macchina fusi insieme in un unico essere organico, la sensazione che qualche tempo prima lo aveva convinto a chiedere un prestito in banca e comprare l’auto.

Mikael Niemi, La piena, traduzione di Katia De Marco, Iperborea, aprile 2013
(Fallvatten, 2012)
Letto il 24 settembre 2013



Copertina di Carl-André Beckston

5 agosto 2023

L'isola del tesoro

Sollecitato dal conte Trelawney, dal dottor Livesey e dal resto della brigata di scrivere la storia della nostra avventura all’Isola del Tesoro, con tutti i suoi particolari, nessun escluso, salvo la posizione dell’isola. e ciò perché una parte del tesoro ci è ancora nascosta, io prendo la penna nell’anno di grazia 17… e mi rifaccio al tempo in cui mio padre teneva la locanda dell’ “Ammiraglio Benbow” e il vecchio uomo di mare dal viso sfregiato da un colpo di sciabola prese per la prima volta alloggio presso di noi.

Robert Louis Stevenson, L'isola del tesoro, traduzione di Angiolo Silvio Novaro, Oscar n. 1187, Mondadori, 31 marzo 1980
(Treasure Island, 1883)



Copertina di Ferenc Pintér

4 agosto 2023

L'invasione degli ultracorpi

Devo avvertire i lettori che il libro che si accingono a leggere è pieno di problemi non risolti e domande che restano senza risposta. Gli avvenimenti di cui riferirò non porteranno ad una conclusione né saranno spiegati in modo soddisfacente. Non lo saranno da parte mia, almeno, perché in tutta coscienza non posso dire di sapere che cosa accadde esattamente o perché, o semplicemente come cominciò, e se ebbe una fine quello che sto per raccontare. Si tratta di una storia in cui mi sono trovato coinvolto mio malgrado. Ora, se a voi non piace questo genere di racconto, sono dolente ma farete bene a non leggerlo. Io non posso far altro che riferirvi tutto quello che so.

Jack Finney, L'invasione degli ultracorpi, traduzione di Stanis La Bruna, Urania Collezione n. 4, Mondadori, maggio 2003
(The Body Snatchers, 1954)
Letto nel maggio 2003



Copertina di Franco Brambilla

3 agosto 2023

Paris à vue d'oeil


Henri Cartier-Bresson, Paris à vue d'oeil, Paris Audiovisuel, 1984
(Paris à vue d'oeil, 1984)
Letto il 12 gennaio 1985


2 agosto 2023

La luna nel pozzo cosmico

Il numero fa la forza. Traducendo la realtà nel suo aspetto numerico abbiamo scoperto il segreto che porta alla struttura e alle attività dell’universo: per qualche misteriosa ragione la matematica si è dimostrata una guida sicura al mondo in cui viviamo e di cui siamo parte. La matematica funziona; di conseguenza siamo tentati di identificare la comprensione del mondo con la sua schematizzazione matematica. Alla radice di ogni nostra pretesa di comprendere il mondo fisico c’è una verità matematica ovvia. Ma su cosa si basa questa fiducia nella matematica? Come è possibile che gli scarabocchi che tracciamo con l’inchiostro su un pezzo di carta ci dicano qualcosa su come va il mondo? Perché il mondo risulta così infallibilmente matematico? Queste sono domande che gli scienziati si pongono di rado, e che prospettano enigmi ancora più grandi: che cos’è la matematica? È qualcosa che inventiamo o che scopriamo? È possibile che essa sia soltanto una comoda sintesi delle nostre esperienze del mondo? O potrebbe essere, invece, qualcosa di immateriale e di ultraterreno, che esisterebbe anche in assenza di matematici?

John David Barrow, La luna nel pozzo cosmico, traduzione di Tullio Cannillo, Adelphi, ottobre 1994
(Pi in the Sky, 1992)
Letto nel 1994


1 agosto 2023

Il mago dei numeri

Da un po'di tempo ormai, Roberto si era stufato di sognare: faccio sempre la figura del cretino, pensava.
Nei sogni veniva spesso inghiottito da un orrendo pescione che oltretutto puzzava tremendamente. Oppure gli capitava di essere su uno scivolo che non finiva mai. Gridava «Ferma!» o «Aiuto!», ma non c'era niente da fare, la velocità aumentava e aumentava e alla fine Roberto si svegliava in un bagno di sudore.

Hans Magnus Enzensberger, Il mago dei numeri, illustrazioni di Rotraut Susanne Berner, traduzione di Enrico Ganni, Einaudi, agosto 1997
(Der Zahlenteufel, 1997)
Letto nel 1997



Copertina di Rotraut Susanne Berner