Jem, mio fratello, aveva quasi tredici anni all’epoca in cui si ruppe malamente il gomito sinistro. Quando guarì e gli passarono i timori di dover smettere di giocare a football, Jem non ci pensò quasi più. Il braccio sinistro gli era rimasto un po’ più corto del destro; in piedi o camminando, il dorso della sinistra faceva un angolo retto con il corpo, e il pollice stava parallelo alla coscia, ma a Jem non importava un bel nulla: gli bastava poter continuare a giocare, poter passare o prendere la palla al volo.
Harper Lee, Il buio oltre la siepe, traduzione di Amalia D'Agostino Schanzer, Emons, aprile 2011
(To Kill a Mockingbird, 1960)
Letto nell'aprile 2008

Nessun commento:
Posta un commento